Lo stadio
Amsicora fu costruito nel 1923 in un’area appartenente alla Società Ginnastica
Amsicora dalla quale prese il nome. Con
l’instaurazione del Fascismo, gli impianti furono formalmente presi in affitto dal Partito
Nazionale Fascista che nell’attuale Stadio Amsicora, rinominato “Campo DUX”, organizzava le attività sportive della
Gioventù Italiana del Littorio e dei G.U.F. (Gruppi Universitari Fascisti).
Alla fine
della Seconda Guerra Mondiale la S.G. Amsicora riuscì ad ottenere dagli alleati
anglo-Americani, che ne avevano fatto un deposito per automezzi, la
restituzione dello Stadio dimostrando, carte alla mano, che la proprietà era
rimasta costante durante il ventennio e che il partito Nazionale Fascista ne aveva usufruito solo a titolo di affitto.
Nel 1964 il campo fu concesso in uso
al Cagliari Calcio, tramite una convenzione con l'Amministrazione Comunale di
Cagliari, e venne posato il manto erboso, condizione indispensabile per poter
partecipare al Campionato Nazionale di Serie A di Calcio. In esso, la squadra
del Cagliari vinse lo scudetto 1969-’70, anche se poi a settembre dello stesso 1970
si trasferì allo stadio Sant’Elia.
Lo Stadio oggi è una struttura polivalente con campo centrale in erba
sintetica ad uso esclusivo dell'hockey su prato, con pista d’atletica leggera,
palestra per la ginnastica artistica, centro fitness, campi da calcetto e una
piccola piscina.