Oltre che per le tristi vicende di banditismo e sequestri
che caratterizzarono per lungo tempo le cronache locali e nazionali, Orgosolo è
famosa anche per i MURALES sparsi tra le vie del paese. Dipinti di arte collettiva
e popolare, sono una sorta di illustrazione sui muri delle case di avvenimenti
locali (storie di brigantaggio, latitanza, denunce di soprusi, vita quotidiana,
i fatti di Pratobello) e avvenimenti nazionali (vicende di cronaca e politica
nazionali) e pure avvenimenti internazionali (la persecuzione dei pellerossa,
l’ingerenza della NATO e degli USA, il conflitto Jugoslavo).
La nascita dei Murales fu piuttosto casuale, avvenne nel 1969, e la si deve al primo
Murales realizzato da un gruppo di anarchici milanesi che si firmò con il nome di “Dioniso”.
La maggior parte di questi dipinti però fu creata nel 1975, ad opera di un insegnante senese che, con
i suoi alunni, in occasione della ricorrenza del 25 aprile, arricchì il numero
di Murales con nuovi dipinti ispirati a tematiche sociali, storiche e
politiche.
Orgosolo conta oggi più di 200 Murales, purtroppo non tutti sono in
buone condizioni. Essendo fatti con tinte ad acqua usate per gli interni sono
facilmente deteriorabili. Curioso il criterio con cui la comunità si occupa di
restaurarli. Quelli che sentono più attuali vengono restaurati, gli altri
lasciati nel dimenticatoio e destinati a scomparire.
Lo stile è quanto mai vario: impressionismo, realismo,
iper-realismo, cubismo, pittura naif, murales messicani. Le figure sono
squadrate, solide, nette. L’esigenza primaria è espressiva, poi viene quella
decorativa ed estetica. Quando poi l’immagine non basta, l’artista aggiunge
didascalie, slogan politici, citazioni letterarie, in modo che il messaggio sia
più efficace.