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venerdì 6 marzo 2015

Il riso sardonico

Gli antichi scrittori parlano di un’erba che nasceva in Sardegna simile alla melissa e che aveva il potere di uccidere gli uomini lasciando loro un sorriso sulle labbra. Virgilio nelle Egloghe parla di “herba sardonia”. Non possiamo sapere se in tempi lontani esistesse un’erba simile, o un composto di varie erbe, che facesse contrarre i muscoli facciali fino a far sembrare che si morisse ridendo, ma è rimasto in uso il detto, citato pure da Omero, sul riso sardonico. Timeo, scriveva che questa espressione traeva origine dall'usanza che vi era in Sardegna di uccidere i vecchi genitori, offrendoli in sacrificio al dio Kronos, da parte dei propri figli anch'essi inebriati da quest'erba. Quest’erba riduceva le sofferenze dei vecchi e ne accelerava la morte, inoltre le sostanze tossiche in essa contenute  provocavano la chiusura delle labbra, mettendo in evidenza i denti e simulando un’espressione di riso. Quindi al riso dei figli durante il rito si accompagnava il riso dei morenti in una sorta di trionfo sulla morte. Qualcuno ha individuato  l’herba sardonia nella “oenanthe crocata”, più comunemente detto finocchio d'acqua. E’un fatto curioso che successivamente  il riso sardonico sia stato usato per indicare la smorfia convulsiva con stiramento degli angoli della bocca prodotta da uno spasmo dei nervi facciali, specialmente nei malati di tetano.

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