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mercoledì 12 marzo 2014

Complesso nuragico "La Prisgiona" - Arzachena

Il complesso nuragico “La Prisgiona”, in località Capichera ad Arzachenasulla strada per Luogosanto, si erge su  una collina e domina un territorio di diversi chilometri quadri.
I dati cronologici indicano un arco di vita dell’insediamento compreso tra il XIV sec a.c. ed il IX sec. a.c.
La complessità e le caratteristiche di questa struttura dimostrano il ruolo fondamentale che ricopriva nell’ambito di un sistema sociale organizzato in questa parte della Gallura.
Si tratta di un nuraghe a “tholos” cioè con una copertura a falsa cupola, fatto raro in questa parte della Sardegna. La planimetria assai articolata presenta una cinta muraria curvilinea che protegge il nuraghe racchiudendo un ampio cortile con un pozzo profondo circa 8 m. All’interno di questa cinta muraria c’è una torre centrale (il mastio) e più torri laterali inglobate in un bastione. La camera centrale è coperta dalla falsa cupola e al suo interno è provvista di tre nicchie disposte a croce. La maestosità della torre centrale si nota anche dalle dimensioni dell’architrave di 3,20 m di lunghezza che sormonta l’ingresso.
Attorno al nuraghe vero e proprio si estende il villaggio con le sue strutture murarie circolari e che conta circa novanta capanne. La notevole estensione con caratteristiche varie di architettura, fa pensare che il villaggio sia cresciuto e mutato più volte nel corso della sua esistenza. Tra le varie capanne vi sono dei viottoli lastricati che s’intersecano a formare una rete viaria.
I resti delle capanne sono ben conservati negli alzati di forma circolare. Le capanne sono dotate di un piccolo ingresso protetto da un atrio un tempo sormontato da una lastra di pietra ad architrave. I materiali ritrovati in ciascuna capanna confermano lo svolgersi di attività specifiche che interessavano la vita del villaggio: la lavorazione del pane; la conservazione degli alimenti; la lavorazione dei cereali; il ricovero degli animali; la lavorazione delle ceramiche.

L’edificio di spicco attorno al nuraghe è “la capanna delle riunioni”, che ha un ruolo speciale all’interno di queste civiltà agro-pastorali per il compito decisionale che erano chiamati a svolgere i pochi partecipanti alle riunioni che vi si tenevano, infatti all’interno si contano 12 posti a sedere. La porzione maggiore di questo villaggio è ancora da scavare e risiede sotto la terra e la macchia mediterranea che copre la valle di Capichera.

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