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lunedì 16 marzo 2015

artemia salina

L'Artemia salina è frequentemente utilizzata come alimento per i pesci d'acquario e a questo scopo spesso viene allevata dagli acquariofili. Si tratta di un piccolo crostaceo, lungo da 5 a 7 millimetri, noto anche come “scimmia di mare”, presente nelle acque salate, appartenente al genere Artemia, unico genere della famiglia Artemidae.
E’ una specie cosmopolita che ha sviluppato adattamenti a condizioni di vita estrema che le consentono di vivere in ambienti ostili quali le pozze delle saline caratterizzate da alta salinità e da periodica evaporazione dell’acqua. L’essiccamento delle pozze in cui vive è superato grazie alla deposizione di uova durature (cisti) in grado di rimanere in uno stato di riposo per lunghi periodi, anche vari anni, fino a quando non si ripresentano condizioni favorevoli al loro sviluppo. L’artemia salina è ricca di betacarotene, un pigmento rosso-arancio, che si deposita nelle penne in sviluppo dei fenicotteri, conferendo loro il caratteristico colore rosa. Generalmente, l’artemia salina si nutre di fitoplancton e batteri, in pratica di ogni biotipo tra 1 e 50 micron. Ogni soggetto può vivere circa 2 anni e genera, nel corso della sua esistenza, 300-440 naupli (le larve primitive dei crostacei inferiori). Sopravvive nell'intervallo termico compreso tra 5 e 40 °C, indifferentemente in acque quasi dolci o salate.

sabato 7 giugno 2014

Il falco di palude

Il falco di palude è un uccello stanziale. In Italia nidifica nei canneti  in prossimità di acquitrini e paludi. I nuclei più folti sono nella Pianura Padana, in Toscana, nel Salento, in Calabria e in Sardegna. Ecco perché il falco di palude è il rapace più abbondante dello stagno di Molentargius. Raggiunge medie dimensioni (48-55 cm. per 400-600 gr. di peso). Presenta marcate differenze tra i due sessi. 



La femmina adulta è sensibilmente più grande del maschio (sino al 15% in più), con piumaggio bruno scuro; testa e spalle color crema; le zampe relativamente lunghe e gialle. Il maschio adulto ha piumaggio castano scuro e coda di color grigio uniforme; le piume remiganti secondarie sono ugualmente grigie, in netto contrasto con le piume primarie che sono nere.



La popolazione del falco di palude cresce d’inverno, in quanto agli esemplari “italiani” si aggiungono gli individui svernanti provenienti dal Nord Europa, principalmente Polonia, Russia europea e Finlandia. Di conseguenza, mentre gli avvistamenti risultano più rari e localizzati dalla primavera all’autunno, la specie è particolarmente diffusa e comune durante il resto dell’anno. Possiede le caratteristiche tipiche del rapace diurno: è un eccellente volatore con ali lunghe e ben proporzionate; le zampe sono munite di lunghe dita con affilati artigli; il becco è curvo e tagliente; la vista acutissima e specializzata nel riconoscere ogni forma in movimento. Si ciba prevalentemente di piccoli mammiferi ed uccelli sino alle dimensioni di una Folaga (37 cm.), compresi le uova ed i nidiacei, e senza disdegnare però anche pesci ed insetti.