La chiesa di San Giovanni di Sinis non
lontano da Cabras, in provincia di Oristano, sorge nei pressi dell’attuale
borgo di San Giovanni di Sinis, accanto all’antico tracciato che, in
epoca romana, collegava gli abitati di Tharros
e di Cornus (L’area archeologica di Cornus si trova sul versante orientale della
Sardegna, a circa 25 Km dall’attuale centro di Santa
Caterina di Pittinuri).La chiesa, una delle più
antiche della Sardegna, fu costruita su un'area anticamente adibita a necropoli
punica e poi cristiana, fu edificata durante il periodo bizantino a metà del VI
sec. e subì un ampliamento tra il IX e il X
sec. Dedicata a San Giovanni
Battista, si presenta con pianta rettangolare e abside sporgente rivolta ad est e appare costruita in blocchi di
arenaria “a vista”, presumibilmente blocchi provenienti
dalle mura dell'antico abitato di Tharros che dista poche centinaia di metri
dall'edificio. L'interno è organizzato in tre navate separate da tre archi in
successione e coperte da volte a botte; al di sopra vi è una piccola cupola;
l'illuminazione è assicurata da una finestra ottagonale nella facciata e da tre
bifore nell'abside che ricordano modelli diffusi nelle aree lombarde e
ravennate. Alcuni particolari come le cornici romaniche del transetto fanno supporre ad un intervento
dell'XI secolo, periodo in cui è documentata la presenza di popolazioni della
Navarra a Tharros,
presumibilmente fra il 1050 e il 1070, anno del definitivo abbandono di quella
città. Sicuramente nell’XI secolo la chiesa aveva struttura a pianta centrale bizantina a quattro bracci uguali e
con la parte centrale sovrastata da una cupola sull'esempio della basilica di
San Saturno a Cagliari che fu costruita nello stesso periodo. Solo nel IX sec.
e X sec. fu ingrandita con
l'aggiunta delle due navate laterali
con volte a botte. All’interno, sulla destra, si trova una pregevole acquasantiera
con piedistallo in arenaria e conca in pietra finemente lavorata risalente al
XVI sec. trasferita dalla chiesa di San Giovanni Battista di Nurachi, ecco
perché sullo sfondo in bassorilievo vi è un pesce, stemma della Villa di
Nurachi.
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