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lunedì 23 marzo 2015

Museo G.A. Sanna - Sassari

Il museo nazionale archeologico ed etnografico “G.A. Sanna” di Sassari, sito in via Roma, è intitolato a Giovanni Antonio Sanna, imprenditore e politico originario di Sassari ma che deve la sua fama alle miniere di piombo e zinco di Montevecchio. La struttura del museo si divide in tre parti: archeologia, etnografia, pittura.

L’origine ufficiale del museo risale al regio Decreto n° 284 del 19 febbraio 1931 quando viene istituito il “Regio Museo di Antichità ed Arte – Giovanni Antonio Sanna” in titolata all’omonimo deputato del Regno di Sardegna. Il Sanna aveva già donato, come lascito testamentario una collezione di 250 dipinti e gli altri reperti, in massima parte archeologici, provenienti dai diversi scavi che per anni aveva finanziato. Fu poi la figlia dello stesso Sanna, Zely Sanna Castoldi, a donare alla città di Sassari il terreno per il museo e a commissionarne la costruzione eseguita tra l’aprile del 1925 e il dicembre 1929. L'edificio si richiama ad un tempio classico con un ingresso dotato di breve scalinata in vulcanite rossa.

Al museo così creato si aggiunsero nel tempo altre collezioni private (ad esempio  quelle Chessa, Dessì, Clemente) ed i reperti acquisiti, dal 1958, attraverso ricerche e scavi dalla locale Soprintendenza per i Beni Archeologici. Negli anni Settanta, Ercole Contu provvide ad una radicale riorganizzazione degli oggetti esposti proponendo un ordinamento cronologico e topografico di più facile comprensione per un vasto pubblico. Nel corso del tempo il Museo Sanna è stato interessato da importanti lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche, la creazione di un padiglione per l’esposizione temporanee ed il riallestimento della sala “Monte d’Accoddi” e la sala “romana”. Nel 2000 è stata inaugurata la nuova sezione “Medievale e Moderna. Dal 2010 la collezione pittorica non è più esposta nelle sale del museo, ma è visibile presso la Pinacoteca Nazionale MUS'A di Sassari in via Santa Caterina.

sabato 27 dicembre 2014

Cattedrale di San Nicola – Sassari


In Piazza del Duomo, nel cuore del centro storico di Sassari si trova la cattedrale di San Nicola, meglio conosciuta come il Duomo della città. Essa è consacrata a San Nicola di Mira ed è sede dell’arcidiocesi di Sassari. La cattedrale di San Nicola è la chiesa principale della città di Sassari ed è sede della cattedra dell’arcivescovo metropolita dell’arcidiocesi di Sassari. L'esistenza di una chiesa dedicata a San Nicola a Sassari si fa risalire gà al XII secolo, essendo citata in un documento monastico, il ‘Condaghe di san Pietro di Silki’, e sorge su un preesistente edificio paleocristiano, i cui resti sono visibili sotto l'attuale abside. Tale chiesa venne poi ricostruita nel XIII secolo in stile romanico-pisano.
La pieve (chiesa al centro di una circoscrizione territoriale civile e religiosa) di San Nicola rimase l'unica parrocchiale di Sassari fino al 1278, anno in cui furono istituite altre parrocchie in città. In seguito al trasferimento della cattedra vescovile da Porto Torres a Sassari nel 1441, anno in cui la pieve di san Nicola venne innalzata al rango di cattedrale, la chiesa venne radicalmente rinnovata in stile gotico-catalano. Nel XVII secolo venne demolita la prima delle tre campate del tempio per problemi di stabilità. Tra il XVII e il XVIII secolo si edificò l'attuale facciata della cattedrale in stile barocco.
La cattedrale si presenta con un alto campanile che si eleva sul fianco sinistro, la cui base, a canna quadrata, ornata da archetti pensili, bifore e monofore, costituisce quasi tutto ciò che resta dell'antica pieve romanica. Al di sopra del campanile si innalza una snella torretta ottagonale a cupola, aggiunta nel Settecento.

L'elemento che più colpisce è il prospetto principale del tempio, in stile barocco, col suo trionfo di decorazioni. Tale facciata è distinta in tre livelli: nel primo si apre un portico a tre archi a tutto sesto, nel secondo tre nicchie riccamente ornate ospitano le statue dei tre santi martiri turritani (i santi Gavino, Proto, Gianuario martirizzati presso la città di Porto Torres nel IV sec. Le loro reliquie sono conservate nella Basilica di San Gavino a Porto Torres). Nel terzo e ultimo livello si apre la nicchia con la statua di san Nicola. Chiude la facciata una scultura del Padreterno, all'apice del fastigio curvilineo.

lunedì 22 dicembre 2014

Cattedrale di San Nicola – Sassari

In Piazza del Duomo, nel cuore del centro storico di Sassari si trova la cattedrale di San Nicola, meglio conosciuta come il Duomo della città. Essa è consacrata a San Nicola di Mira ed è sede dell’arcidiocesi di Sassari. La cattedrale di San Nicola è la chiesa principale della città di Sassari ed è sede della cattedra dell’arcivescovo metropolita dell’arcidiocesi di Sassari. L'esistenza di una chiesa dedicata a San Nicola a Sassari si fa risalire al XII secolo, essendo citata in un documento monastico, il ‘Condaghe di san Pietro di Silki’, e sorge su un preesistente edificio paleocristiano, i cui resti sono visibili sotto l'attuale abside. Tale chiesa venne ricostruita nel XIII secolo in stile romanico-pisano.
La pieve (chiesa al centro di una circoscrizione territoriale civile e religiosa) di San Nicola rimase l'unica parrocchiale di Sassari fino al 1278, anno in cui furono istituite altre parrocchie in città. In seguito al trasferimento della cattedra vescovile da Porto Torres a Sassari nel 1441, anno in cui la pieve di San Nicola venne innalzata al rango di cattedrale, la chiesa venne radicalmente rinnovata in stile gotico-catalano. Nel XVII secolo venne demolita la prima delle tre campate del tempio per problemi di stabilità. Tra il XVII e il XVIII secolo si edificò l'attuale facciata della cattedrale in stile barocco.
La cattedrale si presenta con un alto campanile che si eleva sul fianco sinistro, la cui base, a canna quadrata, ornata da archetti pensili, bifore e monofore, costituisce quasi tutto ciò che resta dell'antica pieve romanica. Al di sopra del campanile si innalza una snella torretta ottagonale a cupola, aggiunta nel Settecento.

L'elemento che più colpisce è il prospetto principale del tempio, in stile barocco, col suo trionfo di ricche decorazioni. Tale facciata è distinta in tre livelli: nel primo si apre un portico a tre archi a tutto sesto, nel secondo tre nicchie riccamente ornate ospitano le statue dei tre santi martiri turritani (i santi Gavino, Proto, Gianuario martirizzati presso la città di Porto Torres nel IV sec. Le loro reliquie sono conservate nella Basilica di San Gavino a Porto Torres). Nel terzo e ultimo livello si apre la nicchia con la statua di San Nicola. Chiude la facciata una scultura del Padreterno, all'apice del fastigio curvilineo.