La necropoli a domus de janas di Sant'Andrea Priu a Bonorva
è costituita da una ventina di tombre scavate
lungo un costone trachitico
nel neolitico
recente (5000 anni fa circa!) in territorio di Bonorva. Questa tipologia
tombale si ritrova in tutto il macino del Mediterraneo, anche se in Sardegna,
abbiamo gli esempi più antichi. In Sardegna queste tombe vengono chiamate domus
de janas, case delle fate, per le numerose leggende associate a misteriose fate
che abitavano in queste grotticelle.
A Sant'Andrea Priu
quasi tutte le tombe sono composte da più ambienti, nei quali venivano sepolti i
defunti: la posizione sotterranea garantiva la rigenerazione del defunto,
immerso nel grembo della Madre terra e accompagnato da oggetti s'uso e
ornamenti, da utilizzare nella vita ultraterrena. In questi ambienti venivano
anche svolti dei riti sacri, come testimoniano le coppelle scavate sulla roccia
e destinate ad accogliere offerte.
Coppelle per le offerte |
Una delle cose che
più sorprendono osservando queste grotte artificiali e che esse vennero scavate
con strumenti in pietra, non essendo ancora utilizzato, se non in maniera molto
limitata, il metallo. Alcune di queste tombe vennero anche riutilizzate in periodo
storico come la famosa Tomba del Capo, costituita da 18 vani e 14 cellette più
piccole. Il monumento ha subito alcune
trasformazioni in età paleocristiana, bizantina e medioevale, quando fu
adibita a luogo di culto, per poi essere consacrata nel 1313 come chiesa
intitolata a Sant'Andrea. Troviamo degli affreschi di particolare bellezza
datati al IV se. D.C e altri più tardi: scene del nuovo testamento che riguardano la nascita e la vita di
Gesù, l'annunciazione, la strage degli
Innocenti o il ritorno dall'Egitto della Sacra Famiglia.
Tomba del Capo |
Sulla sommità della
rupe si erge una singolare statua, denominata "Campanile" dagli anziani bonorvesi, che da alcuni studiosi è stata interpretata
come una scultura monumentale, mutila della testa, che rappresenterebbe un toro,
simbolo presente in tante altre necropoli a domus de janas dello stesso periodo
e legato al tema della fertilità.
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